10 Mar Tiepolo e i protagonisti dell’incisione veneta del ‘700
L’Amministrazione Comunale ha definito, con la Parrocchia del Duomo di Santa Tecla e il Polo Museale Regionale del Veneto, una convenzione per l’uso di Sala Colonne per la realizzazione delle ultime fasi di restauro del capolavoro di Giambattista Tiepolo raffigurante “Santa Tecla intercede per la liberazione della Città di Este dalla peste“. Le operazioni eseguite al Museo riguarderanno il retro della tela.
I lavori saranno eseguiti in forma di ‘cantiere aperto’, dando così una straordinaria possibilità al pubblico di accedere alla sala e di vedere direttamente i restauratori al lavoro; una possibilità unica considerato non solo che la tela non si trova più nella sua collocazione originaria dal 2012, ma soprattutto per la rarità di vedere il capolavoro e le operazioni sul retro.
Per completare la visita al ‘cantiere aperto’ e soprattutto per fornire ai visitatori nuovi elementi di studio e conoscenza dell’artista, è stato definito un progetto espositivo nella Sala XI del Museo, il cui titolo provvisorio è: “Tiepolo e i protagonisti dell’incisione veneta del ‘700”.
Si tratta di una mostra inedita per la Città e significativa scientificamente sia perché riservata a una forma d’arte troppo spesso relegata a un rango ‘minore’, l’incisione appunto, sia perché offre un confronto diretto tra il Tiepolo e i suoi contemporanei, Piazzetta, Ricci, Canaletto, Bellotto, solo per citarne alcuni.
Inoltre l’epoca d’indagine, il Settecento, e soprattutto il contenitore che ospita la mostra, il Museo archeologico, offrono lo spunto per un inedito e interessante riflessione sul rapporto tra l’incisione e l’archeologia.
Il ‘700 segna infatti la riscoperta dell’antico, basti pensare a Pompei ed Ercolano, e l’opera fondamentale in questo settore resta quella di Winckelmann, generalmente ritenuto il fondatore dell’archeologia moderna. Questi pubblicò nel 1755 un volume arricchito da numerose incisioni e cronologicamente vicino alla tela di Santa Tecla (realizzata nel 1759), “Pensieri sull’imitazione dell’arte greca in pittura e scultura“. Qualche anno dopo, nel 1776, lo storico estense Isidoro Alessi scrisse le “Ricerche istorico-critiche delle antichità di Este”, illustrato dalle incisioni dei reperti archeologici dell’artista locale Girolamo Franchini.
Un percorso che consentirà di rivalutare il Settecento a Este, una grande stagione culturale i cui protagonisti indiscussi sono stati senza dubbio Antonio Zanchi e Giambattista Tiepolo, ma segnato da fervore e di una vitalità non ancora valorizzata compiutamente e conosciuta dal grande pubblico. Basti ricordare l’attività dell’argentiere Angelo Scaranello, del ceramista e incisore Girolamo Franchini, del maestro Gaetano Callido.
La mostra “Tiepolo e i protagonisti dell’incisione veneta del ‘700” offre quindi la possibilità di un viaggio multidisciplinare e multisettoriale: pittura, incisione e archeologia, ma anche Tiepolo e i contemporanei, Winckelmann e Alessi, storia universale e storia locale.
Titolo della mostra (provvisorio): Tiepolo e i protagonisti dell’incisione veneta del ‘700
Sede della mostra: Museo Nazionale Atestino – Sala XI
Periodo: 9 marzo – 9 giugno 2019 (date provvisorie)
Scopo: la mostra mira a far conoscere l’arte incisoria, con particolare riferimento ai grandi protagonisti del Settecento, nelle sue più classiche declinazioni: l’illustrazione per libri figurati e le stampe ‘di traduzione’.
La mostra avrà una valenza anche didattica; saranno esposte matrici con la relativa stampa, ma anche un video relativo al procedimento per la produzione di una incisione. Protagonista del video l’artista spagnolo Francisco Goja.
Curatori mostra e catalogo: Federica Gonzato, Fabrizio Malachin, Francesco Petronelli
Elenco dettagliato delle opere esposte e valore:
Giambattista Tiepolo
- Giovane seduto e appoggiato a un vaso (dalla serie Capricci) – 3500 euro
- La morte da’ udienza (dalla serie Capricci) – 3500 euro
Giandomenico Tiepolo
- Vecchio di profilo (II stato – da Giambattista Tiepolo) – 2500 euro
- Vecchio barbuto con cappello (I stato – da Giambattista Tiepolo) – 3000 euro
Lorenzo Tiepolo
- Santa Tecla intercede per la liberazione della Città di Este dalla peste (da Giambattista Tiepolo) – 6000 euro
Luca Carlevarijs
- Palazzo Lin (I stato) – 1000 euro
- Procuratie vecchie (II stato) – 800 euro
Michele Marieschi
- Campo dei Frari (I stato) – 3500 euro
Antonio Visentini
- Il molo verso la riva degli Schiavoni (I stato – da Canaletto) – 1500 euro
Canaletto
- Le porte del dolo – 8000 euro
Bernardo Bellotto
- La fortezza di Sonnenstein sovrastante Pirna – 8000 euro
Francesco Fontebasso
- Sacrificio di Ifigenia – 1500 euro
Giambattista Piazzetta
- Autoritratto – 1500 euro
Marco Ricci
- Rovine classiche con statua acefala – 3500 euro
Alessandro Longhi
- Ritratto di GB. Piazzetta (I stato) – 1500 euro
Marco Pitteri
- Uomo con rosario (da Piazzetta) – 1800 euro
Giovanni Cattini
- Uno studioso (da Piazzetta ) – 1500 euro
Giuliano Giampiccoli
- Rovine con arcate (da Marco Ricci – Giampiccoli/Tiepolo) – 2000 euro
Davide Antonio Fossati
- Capriccio con rovine classiche e monumento equestre (da M.Ricci) – 1200 euro
Innocente Alessandri
- Testa di vecchio (da GB. Tiepolo) – 500 euro
Francisco Goya
- Il sonno della ragione genera mostri (acquaforte dalla serie Los Caprichos – IX edizione) – 2.000 euro
Libri figurati
- Gerusalemme liberata (editore Albrizzi – Venezia) – 000 euro
- Beato officio (editore Pasquali – Venezia) – 1000 euro
- Paradiso perduto (editore Tumermani – Verona) – 200 euro
- Vita nova di Dante (editore Zatta – Venezia) – 500 euro
- Rime del Petrarca (II vol editore Zatta – Venezia) – 500 euro
- Antichità di Este (con la veduta di Este – editore Penada –Padova) – 500 euro
Valore totale delle opere esposte: 70.000,00 euro