La seconda sala è dedicata agli aspetti abitativi di Este e dei centri circostanti da essa controllati durante l’età del Ferro e quindi alle forme di vita quotidiana e all’economia delle comunità insediate in questo tratto di pianura in cui anticamente scorreva il fiume Adige (paleo-Adige). L’antica Ateste è sorta attorno al 1000 a.C. lungo l’antico corso del fiume Adige in corrispondenza del borgo Canevedo, a sud est del centro attuale. Nei secoli successivi i diversi nuclei abitati disposti lungo le due rive del fiume e separati da vaste aree libere, iniziarono ad unirsi.
Tra il VI ed il IV secolo a.C., Este era un fiorente centro che controllava il territorio circostante nel raggio di circa 30 Km. Le case erano in legno intonacato di argilla, avevano il pavimento in terra battuta e un’area dedicata al focolare domestico: sono stati rinvenuti i resti di impronte dei legni e dei graticci di canne della struttura portante e alari in terracotta a forma di mattonella decorata a rilievo o a forma di testa animale. A titolo di esempio, nella sala è stato ricomposto un piano di lavoro in argilla battuta destinato alla preparazione ed alla cottura dei cibi: l’arredo ceramico presente è una interpretazione di originali presenti nelle vetrine.
Nell’abitato si lavoravano la ceramica, i metalli, l’osso e il corno. Nella sala sono presenti interessanti esempi di vasellame domestico da cucina, da tavola e da dispensa. Alle attività di filatura e tessitura si riferiscono le fusaiole , i rocchetti ed i piccoli taralli , cioè i contrappesi da telaio a forma di ciambella.
Nel corso dell’XI secolo a.C. si sviluppò anche il centro di Montagnana-Borgo San Zeno, che raggiunse la massima espansione nel IX secolo a.C. per poi perdere importanza a vantaggio di Este verso l’VIII secolo a.C. Accanto alle consuete attività domestiche, alcuni pregevoli oggetti in bronzo, ceramica e pasta vitrea documentano la presenza di abili artigiani specializzati.
Alcuni reperti presenti in sala testimoniano di uno stretto contatto dei Veneti antichi con alcuni aspetti della Cultura Protovillanoviana