Il Museo Nazionale Atestino è stato accolto nella città come depositario delle testimonianze del passato: attraverso esso e grazie all’impegno di coloro che lo hanno fatto crescere, la civiltà veneta viene costantemente rigenerata e protetta dall’altrimenti inevitabile smembramento e dispersione. Ad Este riconosciamo la funzione di costruire il legame tra passato e presente, e di essere una solida base per il futuro.
La scelta di palazzo Mocenigo come sede museale risponde all’esigenza di affidare ai posteri la propria valenza culturale, che affonda le sue radici in 30 secoli di storia.
Il Museo Nazionale Atestino ha sede dal 1902 nel Palazzo dei Mocenigo, costruito nel XVI secolo inglobando nella facciata principale un tratto delle mura del trecentesco castello dei Carraresi, sorto a sua volta nell’area della prima dimora feudale del 1056 della principesca famiglia degli Estensi.
Il palazzo era stato costruito alla fine del XVI secolo dai patrizi veneziani Mocenigo lungo il canale Sirone. In origine era articolato in due corpi simmetrici a L, ma l’ala di sud-est fu distrutta da un incendio nel 1785. Pochissimi sono oggi gli elementi originali: tre saloni del piano nobile conservano nelle volte effreschi attribuiti al vicentino Giulio Carpioni (1611-1674), con quadrature architettoniche entro le quali sono rappresentati putti, trionfi di frutta e fiori, figure allegoriche che evocano le virtù della famiglia Mocenigo.